EVOLUZIONE DI UNA CELLA TEMPORALESCA

VENERDI', 10 AGOSTO 2001

a cura di Gobbi Alberto

In questa pagina vedrete delle foto scattate dall'autore la sera del 10 agosto 2001, giornata ricca di elementi da tenere sott'occhio: alle 15 si sviluppa un buon Cb incudine a NW, poi attenuatosi, dalle 17 scendono da NW estese incudini di temporali in dissoluzione, però parte di esse mostra ancora segni di vita producendo delle mammatus alla loro base a SW. Sempre dalle 17, a S/SW si sta formando un lontano Cb di un bel giallo scuro che, muovendosi verso NE, intensifica alla grande formando altri congesti e Cb secondari davanti ad esso. In questa fase di sviluppo del Cb non ho avuto la possibilità di fare foto, perchè impegnato altrove.

Ma appena avuta l'occasione, ho "staccato" e sono andato sopra l'argine del Brenta a fotografare il Cb incudine ormai maturo che si è avvicinato di parecchio. Ho fatto 8 foto nel giro di una mezz'ora abbondante, dalle 19,45 alle 20,30, puntate verso SE. Vi mostro solo quelle più significative, postate comunque in ordine cronologico.

FOTO 1: il cumulonembo è molto evidente nella sua parte più attiva (alla destra del temporale e della foto), mentre sulla parte sinistra è parzialmente nascosto da stratocumuli di passaggio. La cella temporalesca si sta allontanando verso NE e dista circa 50 km.

 

FOTO 2: adesso si è formata una bella incudine anche nella parte meridionale del sistema, indice di attività termoconvettiva ancora vivace nonostante il tramonto sia molto vicino. La cella appare molto intensa e lo si nota dalla turbolenza dell'incudine, che mostra dei rigonfiamenti (knuckles) e dal fatto che i margini dell'incudine stessa restano uniti, senza subire sfilacciamenti o dispersioni i quali indicherebbero la morte della cella.

FOTO 3: cominciano a manifestarsi i primi segni di cedimento; neppure nella parete più a S, che sembrava essere attiva, si notano nuove formazioni cumuliformi. L'incudine comincia un po' a perdere i suoi contorni ben definiti, ma mostra un interessante particolare: le striature presenti nell'incudine in fase di allontanamento a volte sottintendono forti venti a quella quota; esse si originano per la differenza di velocità delle correnti tra la base e la sommità dell'incudine; i rovesci di cristalli di ghiaccio che precipitano dalla sommità dell'incudine rimangono "arretrati" allorquando raggiungono la base per tale differenza di velocità (è un pò quello che succede per le striature dei cirri "uncinus"), dando luogo appunto a striature, che possono comparire anche in fase di avvicinamento del temporale.

Tutto ciò non va contro la legge dei temporali ad asse obliquo in cui l'incudine anticipa di molto l'arrivo del nucleo vero e proprio (corpo verticale del Cb). Dobbiamo infatti tener presente che anche se i venti in quota sono forti (più che al suolo) la parte posteriore dell'incudine (specie se il temporale è ancora molto attivo) continua a pulsare con moto retrogrado: l'incudine si appiattisce al di sotto della tropopausa espandendosi in tutte le direzioni, certamente con velocità maggiore nella direzione di avanzamento del temporale, ma anche all'indietro con la risultante che tale parte dell'incudine rimarrà leggermente arretrata rispetto alla base. Ecco quindi che i cristalli di ghiaccio si ritrovano "indietro" e quindi visibili ad occhio nudo sullo sfondo dell'incudine, la quale ha molte analogie con un'esplosione che si diffonde a raggiera in tutte le direzioni.

FOTO 4: quando sembrava che non ci fosse più nulla da fare, ecco che una potente corrente ascensionale sfonda l'incudine producendo la protuberanza più chiara che si staglia al di sopra dell'incudine più scura. Questa cupola (overshooting top) indica la presenza di un temporale molto forte grazie al notevole spessore raggiunto dal cumulonembo.

Nella fattispecie, la cupola che ho fotografato si è formata una sola volta nel giro di circa 60 secondi (la nuova torre che sosteneva la cupola si è formata con estrema rapidità vicinissima alla parete ormai senile e più scura della cella originaria, quindi ho potuto vedere lo sviluppo di questa nuova torre che aveva le pareti bianco-brillante) e si è dissolta dopo un paio di minuti (la sommità si è letteralmente sfilacciata), quindi parlare di supercella è quanto mai eccessivo, anche perchè non credo si siano verificati eventi vorticosi. Siamo quindi in presenza di una pulse storm. Sapeste voi quante cupole si possono vedere (in condizioni di instabilità medio-alta) con un po' di impegno puntando la vista alle incudini, anche se queste sono assai distanti (60-80 km con atmosfera non limpida, ma un po' afosa). Resta il fatto che un cumulonembo ad incudine con una qualsiasi variante di cupola al di sopra della sua stessa incudine è indice di temporali violenti anche se magari solo localizzati (ma questa è una prerogativa dei temporali stessi, perciò nulla di strano).Una conferma diretta ci arriva da chi ha vissuto il passaggio sulla propria testa di questa cella temporalesca; così scrive Roberto1968 da Bando d'Argenta, in provincia di Ferrara: "Questa sera dopo aver evitato tutti i guai di questa pericolosa e calda estate è toccato a noi. Verso le 19,20 da una grossa cellula temporalesca in spostamento verso N/NE sono uscite diverse strisciate grandinifere con direzione NW (fatto veramente strano, quasi unico, di solito vengono da NW -Verona- o NE -bora- ma da SE???) e una di queste ha scaricato una violentissima grandinata con chicchi come noci di 3-4 cm che hanno quasi imbiancato il giardino di "sassi" bianchi e seriamente danneggiato colture e anche molte auto. A un km da qua verso Portomaggiore niente di niente, in giro stasera c'era chi aveva avuto danni per decine di milioni e chi niente. Però chicchi così grossi in 33 anni non li avevo mai visti".Comunque non era certamente necessaria la presenza di questa cupola sopra l'incudine per capire che la cella era ben organizzata e intensa, anche perchè se dovessimo star li' ad aspettare ogni volta il momento in cui sorgano queste cupole, spesso effimere...basta un po' di esperienza per capire (anche con una sola foto sufficientemente esauriente) se stiamo osservando un grosso temporale o un congesto un po' più incisivo degli altri. Di certo, la presenza dell'incudine deve mettere tutti all'erta: se poi ci sono anche le cupole, peggio ancora.

FOTO 5: la luce del crepuscolo mi ha permesso di scattare quest'ultima foto. Il temporale non è ancora in fase calante, come sembrava; notiamo infatti la nascita di nuovi congesti scuri davanti la cella principale, indice che le correnti discensionali (downdrafts) sono ancora sufficientemente intense da sollevare l'aria caldo-umida preesistente nelle zone in cui la cella non ha ancora raffreddato gli strati a contatto con il suolo.

Infatti, nella prossima ora, l'oscurità avrebbe permesso di vedere una buona attività elettrica e addirittura la nascita di nuovi Cb incudine bianco-brillante, probabilmente originati dai succitati congesti.Dalle 22,30 un temporale di eccezionale intensità si sarebbe sviluppato anche nel trevigiano, dove alcune località vedranno l'accumulo di 1 metro di grandine. Da casa mia si vedevano lampi molto frequenti che evidenziavano la struttura interna del mostruoso cumulonembo e la sua non meno evidente incudine.Davvero una giornata da grandine!

 

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