NUBIFRAGIO A CAGLIARI

Foto e analisi di un fenomeno estremo

  del 13 novembre 2005

a cura di Matteo Tidili

Una configurazione barica foriera di intense precipitazioni per la Sardegna meridionale, che molto spesso ha portato anche dei disastrosi eventi alluvionali (si prenda come esempio l'alluvione di Assemini del 12 novembre 1999), si presenta nella mattinata del 13 novembre 2005. Dopo l'allungamento dell'alta delle Azzorre lungo i meridiani con annessa discesa fredda sul suo lato orientale verso il Mediterraneo, si isola, a causa dello strozzamento della colata fredda per una rotazione dell'asse dell'alta verso nord est, una minacciosa goccia fredda sulla penisola iberica supportata da un minimo al suolo sui 1006 mb. Situazione che innesca umidissime correnti sciroccali dirette verso la Sardegna.

Durante le prime ore della mattinata il cielo a Cagliari si presenta nuvoloso e nulla, a parte ovviamente le carte modellistiche, lascia pensare che di lì a poche ore si scatenerà un vero e proprio fortunale capace di bloccare la città per diverse ore come poche volte è accaduto.

Verso le 14 il tempo comincia a cambiare: un violento temporale avanza da sud-est con area delle precipitazioni color verdastro, indice della presenza di rovesci di grandine tra l'acqua. A seguire due foto che riprendono la shelf cloud spinta verso di me con violenza dall'area delle precipitazioni davvero notevole.

Dal satellite visibile e in quello che riporta la temperatura del top delle nubi si evince la presenza di un intenso nucleo temporalesco proprio sul golfo di Cagliari in lento movimento verso nord. Visibili almeno tre sommità di cumulonembi a sud della Sardegna che evidenziano la presenza di temporali in rapida ed intensa estensione verticale… Sarà quella mesolinea temporalesca ad arrecare grave maltempo (come testimonieranno dopo le foto) sul cagliaritano.

Nel giro di qualche minuto inizia a scatenarsi il diluvio...

Innumerevoli strade allagate, ed io mi trovo bloccato in una di queste.

A fine fenomenologia, durata per più di tre quarti d'ora, lo scenario che appare agli abitanti è il seguente.

Foto a cura de "l'Unione Sarda"

 

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