LA GENESI DI UNA WALL CLOUD TORNADICA

del 29 AGOSTO 2009

a cura di Alberto Gobbi

Fine agosto è sempre stato per me un periodo molto atteso, in particolare ho ancora vivi i ricordi della rottura estiva del 1994 (vedi report in home page). Il 29 agosto 2009 sembra rispetti la tradizione, tuttavia non mi aspettavo formazioni temporalesche così spettacolari come quelle che andremo a vedere in questo articolo... ma ciò non significa che avessi trascurato le potenzialità di questa saccatura, soprattutto pensando al grosso quantitativo di calore latente disponibile: l'afa nella mattinata era davvero opprimente, all'alba era presente una densa foschia ma anche le prime avvisaglie del peggioramento. NB: tutti gli orari nel testo e didascalie sono italiani.

Asse di saccatura in transito nella media troposfera sul Nord Italia alle ore 14

Nei bassi strati l'entrata di una corrente di bora origina un'area di convergenza sul Veneto tra venti di scirocco e da nord-ovest

Immagine dal satellite geostazionario ore 16

Alle 7,20 faccio un salto sull'argine del Brenta dietro casa (Campolongo Maggiore - VE) per fare alcune foto "pre-evento"... l'instabilità è già avvertibile per la presenza di nubi strato-cumuliformi e cumuliformi.

Alle 13,30 parte un temporale multicellulare piuttosto intenso sul basso veneziano e basso padovano con tuoni continui che colpirà Chioggia: faccio una foto all'incudine e alla torre dell'updraft sottostante.

Non mi sembra male come struttura, prendo la macchina e vado verso sud-est a Codevigo per avvicinarmi alla base dell'updraft che però mi delude un po'... (ore 13,55)

...ma ecco che verso NW si evidenzia una struttura dalle sembianze apparentemente multicellulari (ore 14,15). Ritengo molto probabile che non colpisca in pieno il mio paese considerato che i venti in quota provengono da ovest: spero che mi passi sopra il suo settore meridionale come infatti è avvenuto. Devo però ritornare a casa essendomi portato a SE per l'altro temporale, in 20 minuti sarò di nuovo sopra l'argine.

Alle 14,35 sono ormai sovrastato dal bordo avanzante del temporale con tuoni ininterrotti, noto una particolare nube del tipo stratocumulo che assume una forma circolare. E' molto probabile che sia stata forgiata dalle correnti cicloniche dell'updraft, ma in quel momento non ci avevo dato molto peso. La stessa nube comunque era comparsa anche nella supercella dei Colli Euganei del 17 luglio 2009 (purtroppo in quel caso non l'avevo fotografata).

Alle 14,45 ad ovest il cielo si fa minaccioso e compare la base del cumulonembo ad incudine con quella che credevo essere la "solita" shelf cloud.

In realtà questa shelf cloud tradisce la presenza al suo interno di correnti ascensionali poichè alla sua base si forma un lowering con una sorta di tail cloud (le precipitazioni sono sulla destra della foto) e perchè rallenta di molto il suo moto traslatorio assumendo un carattere di semi-stazionarietà (ore 14.53). E' chiaro che è in corso una variazione della struttura cardine del temporale, il vento è ancora debole da NW, più fresco dell'aria afosa preesistente: penso si tratti della spinta residua dell'outflow associato alla shelf in avvicinamento, shelf che come detto entro breve scoprirò non poter essere più associabile ad un classico gust front.

Verso sud vedo il bordo molto scuro e basso di questa shelf che è quasi immobile (ore 14.54)... il vento cessa del tutto, i tuoni da nord continuano. Esce uno spiraglio di sole, l'aria si scalda un po' e nuovamente si avverte il carico di umidità. Non so cosa pensare...

...la soluzione a questo enigma può essere una sola visto che il temporale di certo NON si stava dissolvendo sul posto: è in atto una forte convergenza che rallenta la traslazione del sistema temporalesco. Osservo continuamente a 360° per capirci qualcosa, ma ecco che poco a nord si staglia una base dell'updraft che assume delle forme mai viste: sembra si stia "sfilacciando" verso il basso, nel contempo compare a quote inferiori un piccolo fractus (ellisse gialla) che però associo all'outflow retrostante (ore 14.56.45").

Alle 14.58.00" il fractus si è gonfiato parecchio, dietro esso sono in atto forti rovesci di pioggia e grandine. La foto è puntata verso nord, nel frattempo l'altro lowering perde importanza.

Alle 14.58.16" compaiono dei fili di nube, una sorta di tentacoli che scendono dall'updraft e che "acchiappano" il fractus dall'alto nella sua parte destra! Pazzesco!

Ecco cosa ho visto alle 14.58.37": l'estremità destra del fractus è collegata alla base dell'updraft mediante un cilindro, i tentacoli stanno terminando il loro "lavoro" sulla restante porzione del fractus. E' in questo momento che comincio ad avvertire i primi refoli di vento da sud.

Alle 14.59.22" il fractus è ormai evoluto in lowering che mostra chiari sintomi di "avvitamento", improvvisamente entra un forte vento da S-SW, nettamente più caldo dell'outflow precedente! Ha tutte le peculiarità di un vento di inflow! Pochi dubbi quindi su quello che sto vedendo: ho di fronte un mesociclone che sta scendendo verso il suolo!

Dopo appena un minuto (ore 15.00.45") il lowering triplica le proprie dimensioni rimanendo quasi immobile e assumendo l'aspetto di una minacciosa wall cloud!

Immagine composita di due foto scattate alle 15.01.45" in cui si apprezza meglio l'imponenza della wall cloud e l'attacco alla base del mesociclone con i relativi "scalini" ben evidenti in entrambi i lati!

La stessa wall cloud è stata fotografata da est da Dino Gasparetto alle ore 15.08 (un minuto prima del tornado): si vede ancora meglio lo scalino sul lato destro.

Foto delle ore 15.03: la wall cloud è a regime... notare dagli alberi il forte vento di inflow da S-SW. E' molto improbabile che in quei momenti si fosse trattato di RFD perchè era un vento caldo ma soprattutto perchè la linea del RFD ancora non mi aveva superato.

...infatti alle 15.07 faccio una foto verso est: il bordo della "shelf" è ancora sopra di me, ma vista l'evoluzione mesociclonica possiamo tranquillamente parlare di "shelf da RFD supercellulare". Ebbene, questo RFD ormai è sopra di me e già orientato secondo un asse WSW-ENE, l'occlusione mesociclonica è vicinissima e quindi anche il momento di un eventuale tornado!

Si vede infatti anche dalle immagini radar come alle 15,10 l'uncino assuma una forma ancora più pronunciata: l'occlusione è in corso!

Neanche a dirlo, alle 15.09.02" il mesociclone decide di toccare terra e lo fa dall'altra parte del fiume Brenta nella frazione Bojon di Campolongo Maggiore (VE), a poco meno di 100 metri dal mio punto di osservazione! Pochi dubbi sul tornado, la colonna di polvere rotante si forma sotto l'estremità di una wall cloud anch'essa rotante nel momento in cui il vento era quasi cessato trovandomi appena fuori dall'updraft.

Il vortice si è manifestato per poco meno di un minuto, poi si è alzato e nei minuti successivi ha toccato terra altre due volte più verso NE sempre sotto la wall cloud, purtroppo quei vortici erano nascosti da vegetazione e non sono riuscito a fotografarli. Un tornado saltatore, insomma. Non c'è mai stata condensazione completa con la classica nube ad imbuto, comunque nella foto seguente delle 15.09.13" tra la polvere si può notare un funnel cloud alla base della nube a muro.

Seguono le medesime due foto mostrate sopra, ma a maggior contrasto dove meglio si evince la presenza del funnel cloud (ringrazio Dean Gill di www.deanostorm.ch per la cortesia).

Foto delle ore 15.09.40" che mostra la wall cloud rotante subito dopo il primo tornado.

Alle 15.17, nella stessa posizione, tenta di formarsi un'altra wall cloud, ma ormai è entrato il fresco vento di RFD con qualche gocciolone di pioggia.

Dopo questa splendida esperienza, assolutamente didattica e vissuta dietro casa (non è un modo di dire!), mi incontro con un altro storm chaser, Dino Gasparetto, che poco prima aveva fotografato la stessa wall cloud. Decidiamo di puntare verso Vicenza perchè l'incudine di un altro temporale promette bene (ore 15.45).

In breve tempo, grazie all'autostrada, ci portiamo alla base dell'updraft che sta uncinando anch'esso. In questo caso però non si è avuta alcuna evoluzione tornadica. Nella seguente foto Dino all'opera...

... e in questa il sottoscritto con sullo sfondo una base dell'updraft niente male.

 

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