LA STRAORDINARIA ONDATA TEMPORALESCA
DI FINE AGOSTO 1994

a cura di Gobbi Alberto

Con l'aiuto dei miei quaderni e della mia memoria, adesso avrò il piacere di raccontarvi cosa successe dalle mie parti il 24 e il 25 agosto del 1994, giornate in cui la mia regione, ma non solo, vedrà il passaggio di un'autentica "tempesta equinoziale".

24 agosto 1994

Mi ero alzato di buon mattino, consapevole del fatto che il rischio temporali era più elevato del solito: il tramonto della sera prima mostrava un sole molto sfumato sino all'orizzonte, caratteristica difficilmente riscontrabile durante il periodo estivo. Fino alle 8 il cielo era quasi sereno per dei cirri abbastanza sottili e filamentosi da NW, quindi il sole poteva scaldare bene l'aria e si sentiva già un po' d'afa con la temperatura che saliva di gran carriera nella prima parte della mattinata (brutto segno). Poi queste nubi alte subivano degli improvvisi cicli di rinnovo e decadimento, quasi fossero degli embrioni di incudine ansiosi di mostrare la loro origine: i cumulonembi.

Verso le 11 il cielo si era improvvisamente coperto per diffuse nubi stratocumuliformi da NW che hanno così occultato un congesto sorto molto vicino a me, a SW dello zenit: è il chiaro segnale che un temporale colpirà anche il mio paese. Alle 11,05, infatti, comincio a sentire i primi deboli tuoni da W-NW: ero in soggiorno con il mio amico per giocare a carte. Ovviamente usciamo per ammirare il rapido cambio del tempo: su tutto il settore occidentale dalle 11,10 il cielo assumerà una tinta nero pallida conferita da una trama di nubi stratocumuliformi fortemente addensate: nel frattempo la luce diffusa si è più che dimezzata ed io ero corso per qualche minuto da un altro amico per dirgli che stava arrivando il "finimondo".

Il vento, fino ad allora assente o leggero occidentale, alle 11,35 subirà un'improvvisa intensificazione con raffiche da W fino a 40 nodi circa con la base ormai ben delineata, ma per modo di dire...ritorno così a casa dall'altro ragazzo per salire, sempre di fretta, sopra l'argine destro del Brenta dietro casa nostra. Vediamo così una base molto turbolenta e non delineata con molti fractocumuli bassi in rapida avanzata da NW e con dense bande di pioggia anch'esse in procinto di colpirci. Alle prime gocce, scendiamo da lassù e torniamo a casa: dalle 11,40 alle 12,20 il temporale si scatena con rovesci irregolari e sporadici, ma con burrasca, sostenuta attività elettrica e scarsa visibilità. A Padova questa cella porterà delle moderate grandinate, qui solo 8 mm di pioggia.

Dopo questo primo temporale, il tempo tornerà bello, ma dico così solo per dare l'idea del sole che avrebbe fatto capolino: le incudini con i Cb si sono allontanati molto rapidamente verso E, lasciando il cielo completamente sereno senza le classiche nubi da strascico (cirri e nubi medie sparse a "casaccio"). Inoltre l'aria era ancora umida e caldiccia con la pressione in ulteriore calo nonostante il "bel tempo", quindi non c'era da stare tranquilli. Fino alle 18 il cielo sarebbe rimasto praticamente sereno con una max di 29°C e vento sempre calmo (notare la strana assenza della brezza di mare) senza ulteriori annuvolamenti verticali nel raggio di molti km e con aria non troppo limpida, come se non fosse transitato nessun temporale nelle precedenti ore.

Alle 18, però, la situazione volta nuovamente pagina: da occidente si presentano dei cirri, inizialmente sottili per poi divenire alle 19 più densi conferendo ancora una volta margini sfumatissimi al sole durante il tramonto. Quella sera, mi ricordo bene, ho visto le previsioni di meteodue e il sat mostrava un'intensa ed estesa irruzione d'aria fredda dall'Atlantico che al momento interessava tutta l'Europa occidentale (Spagna, Francia, Inghilterra, Germania occidentale), evidenziata da una miriade di piccolissime macchioline bianche che avrebbero interessato anche la Pianura Padana di lì a poche ore.

Dalle 19,30, dei lontani congesti con sommità ancora definite subiscono evoluzioni-involuzioni a S e S/SW sullo sfondo dei cirri più bianchi. Qualcosa sta per cambiare, anche se in zona tutto si mantiene calmo con aria ferma. Più tardi, a W/SW, un Cb più tosto si sarebbe eretto in modo più prepotente, ma sempre su distanze di una cinquantina di km. Io con la mia famiglia e i miei zii stavamo andando a vedere un film all'aperto: io ero in giardino con mio padre e gli mostravo quelle lontane "macchie scure": ero semplicemente eccitato in una atmosfera assolutamente tranquilla. Giusto poco prima di partire, ricordo che a W/NW ho visto un Cb ancora più evidente perchè sorto con grande rapidità ad una distanza minore rispetto agli altri colleghi: questo cumulonembo aveva sulle pareti incudini molto piccole, i cui profili erano resi più che evidenti contro la luce del crepuscolo. E' un piccolo particolare che mi è rimasto impresso.

Nonostante questo, non è che fossi tanto sicuro dell'arrivo dei Cb ma, come anticipato, un vivace temporale mattutino con le succitate caratteristiche spesso è seguito da temporali più intensi entro le prossime 24 ore e quindi mi dava non poca fiducia. Come volevasi dimostrare, dalle 22 su tutto il settore occidentale cominciano i fuochi temporaleschi con fulmini che risalivano dalla terra verso la nube a mo' di ventaglio, lampi diffusi e i primi deboli tuoni molto cupi e minacciosi perchè frequenti. Il film lo stavo guardando con lo schermo rivolto a W, ma dietro c'era il centro commerciale, per cui inizialmente ho potuto vedere solo forti bagliori al di là del muro che in principio scambiai per fuochi non temporaleschi, ma fuochi d'artificio.

Alla caduta delle prime gocce e vista la preoccupante escalation temporalesca sia come intensità sia come estensione, gli organizzatori hanno sospeso la proiezione del film che neanche ricordo qual era...avevo altre cose a cui pensare! Dalle 22,40 circa sarebbero iniziati i primi pesanti rovesci di pioggia con downdrafts da W che avrebbero interessato anche mio zio, impegnato nel tentativo andato a buon fine di chiudere i finestrini della sua macchina: rientrando nel centro, ha detto: "mai visto cossì tanta aqua, so negà" e io aggiungo: che li avesse previsti quei temporali? Secondo me no: in effetti il tramonto non mostrava nulla di anormale nelle vicinanze, ma solo nelle immediate vicinanze!

Il vento dalle 23,40 piegò da oriente durante i rovesci ruotando di ben 180°: un possibile indice di temporali a multicella che si "disturbavano" tra loro, ma certamente intensi: finchè tornavamo a casa nel bel mezzo dei temporali (perchè non era uno solo, per l'appunto) cominciò anche a grandinare per una decina di minuti e i chicchi, piuttosto fitti anche se frammisti a pioggia, sbattevano sulla carrozzeria con notevole violenza, tanto che temevamo per possibili danni alle macchine. Finchè i miei si stavano praticamente disperando per il negativo decorso degli eventi, io ero contento come una pasqua e guardavo con ammirazione la grandine che cadeva sulla strada. Le precipitazioni continueranno per tutta la notte con andamenti irregolari tra sporadiche grandinate anche intense seppur effimere, forte vento prevalentemente da occidente e intensa attività elettrica per buona parte del periodo. Dalle 22,40 alle 4 circa del 25 sono caduti 30 mm con la pressione ancora in calo!

25 agosto 1994

Dopo i forti temporali notturni, dalle 6,15 alle 8,20 si è presentato un altro temporale di moderata intensità da W/SW con rovesci senza fenomeni grandinigeni. Quella notte non ho quasi mai dormito. Seguirà quindi un secondo "falso" miglioramento, dopo quello della precedente mattina, con il cielo che dalle 8,30 diverrà quasi sereno a partire da SW. A quell'ora stavo pescando con un mio amico in un canale poco distante da casa, così abbiamo parlato dei temporali anticipandogli l'arrivo di nuovi e forti temporali entro le prossime 24 ore per i motivi che ora espongo e che a questo punto immaginerete: alle 8,30 avevano già fatto la loro comparsa lontani cumuli e stratocumuli a SW apparentemente deboli e non c'era ancora il cielo di strascico; l'aria era sporca perchè c'era una leggera foschia e umido; le nubi del temporale del primo mattino erano già scomparse alla vista verso NE; la pressione calava ancora per subire un vero e proprio crollo barico di 6 mb nel giro di qualche ora tra il tardo mattino e il primo pomeriggio.

Col passar delle ore le mie teorie troveranno ancora conferme: dopo pranzo, alle 13,30, io e il mio amico con cui ero andato a pescare nella mattinata decidiamo di fare un giro sull'argine per vedere un gregge di pecore impegnato a mangiare l'erba. In quei momenti erano comparsi enormi fractocumuli piuttosto vicini a W e SW, ma non apparivano minacciosi perchè il sole illuminava bene il paesaggio e non vedevo nessuna incudine, anzi, era molto bello vedere le numerose sfumature cromatiche prodotte anche da alcuni banchi di cirrocumuli e stratocumuli. Il vento oltretutto era tranquillo e non c'era più afa.

Allora me ne torno a casa e vado in altalena: dal giardino noto che questi fractocumuli hanno coperto quasi tutto il cielo nel giro di un paio di minuti, se non meno, dalle 13,40 alle 14 a partire da SW. Poi si dissolvono all'improvviso, forse ancora più velocemente con cui erano comparsi: posso così vedere ad W, molto vicino, un bordo bianco brillantissimo dell'incudine praticamente sopra di me: ho preso quasi paura...tutti sappiamo cosa voglio dire: la causa delle "pulsazioni" di quei fractocumuli risiedeva nella stessa cella temporalesca individuata, per l'appunto, da quella porzione di incudine bianchissima e "silenziosa". Evoluzioni così rapide ed evidenti dei fractocumuli possono essere solamente prodotte da moti convettivi assai corpulenti all'interno della torre temporalesca: questo spiega le mie "preoccupazioni".

Questa possente cella temporalesca si sarebbe evidenziata nella sua struttura grazie ad un'ulteriore regressione dei fractocumuli: l'incudine appariva sproporzionata rispetto al corpo verticale del Cb ed inclinata , indice di un più che probabile temporale ad asse obliquo: primi moderati tuoni dalle ore 14 da W/NW. Una conferma dell'elevato grado di instabilità arriva anche dall'apparizione, praticamente dal nulla, di un altro Cb secondario a SE con la sommità che si è ghiacciata con incredibile rapidità e quindi con i primi modesti tuoni a partire dalle ore 14,15.

Sono così ritornato dal mio amico per commentare e ammirare la rapida evoluzione: il cielo è ormai quasi coperto da diffuse nubi stratocumuliformi e cumuliformi di tutti i tipi. Il cielo si fa scuro a SE, perchè il Cb incus secondario assume in apparenza un moto retrogrado "convergendo" (ma in realtà così non è) all'interno della cella temporalesca proveniente dalla pianura. Ma dalle 14,40 il Cb a SE figliato dai downdrafts non dà più segni di vita e il temporale da occidente mostra tutta la sua forza con buona attività elettrica e tuoni da W, NW e W/SW che anticipano di una decina di minuti l'avanzata di una spaventosa linea di nubi basse, scure e sfilacciate a carattere fractocumuliforme con annesse e intense bande di pioggia e grandine: sembra che il mio paese debba prendere una parte più debole del temporale, perchè in quella zona le fasce erano più chiare, invece lo show comincia alle 14,55 con pesantissimi rovesci di pioggia, vento molto forte con raffiche superiori a 50-55 nodi, grandine debole con chicchi sferici e bianchi fino a 6-7 mm e visibilità ridotta a soli 15 metri nonostante l'ora e debole attività elettrica a causa della cascata d'acqua. Questo autentico nubifragio nel giro di 80 minuti ha portato ben 86 mm di acqua tra pioggia e grandine, provocando l'allagamento di proprietà private e di parecchie strade secondarie. La forte burrasca ha altresì sradicato qualche albero anche di grosse dimensioni, sbattuto a terra centinaia di rami nel mio giardino e danneggiato un piccolo ponte in cemento di uno scolo in zona. Nel padovano occidentale (Monselice, Este, Tribano) questa forte cella temporalesca ha causato danni ingentissimi alle colture (e non solo) per grandinate devastanti con chicchi grossi come mele di media grossezza.

Dopo il nubifragio, il cielo è rimasto coperto per un'altra ora abbondante a causa di altri temporali da W evidentemente più deboli che seguivano a ruota la cella madre con nuove moderate piogge, debole attività elettrica e calma di vento. Dalle 18 la coltre nuvolosa mostrava i primi segni di cedimento con un arcobaleno ad E intorno alle 18,45. Dalle 20,15 la pressione comincerà ad aumentare. La serata e la notte immediatamente successiva sarebbero trascorse all'insegna del fresco, dell'ottima visibilità e di un cielo pieno di nubi disorganizzate da NW del tipo stratocumuliforme indice del tanto atteso cielo di strascico, ma non da parte mia, "temporalofilo" per natura.

 

HOME PAGE